Giornalista, romanziere e sceneggiatore cinematografico italiano.
Svolse attività di giornalista e romanziere e si dedicò al cinema di impegno
sociale e civile. Ha al suo attivo una lunga collaborazione con Lizzani iniziata nel 1951 con
Achtung, banditi (1951) e continuata con
Il gobbo (1960),
Il processo di Verona (1963),
Svegliati e uccidi (1966),
L'amante di Gramigna (1969), fino ad arrivare a
Celluloide (1996),
nato dal suo romanzo omonimo del 1983 dedicato al Neorealismo. Con Elio Petri stabilisce un fertile sodalizio
destinato a produrre titoli come
A ciascuno il suo, 1967;
Indagine su un cittadino al di
sopra di ogni sospetto, 1970;
La classe operaia va in paradiso, 1971;
La proprietà non è più un furto, 1973. Eclettico e prolifico,
P. lavora
con Antonio Pietrangeli (
Il sole negli occhi, 1953), con Giuseppe De Santis (
Uomini e lupi, 1956), con
Mauro Bolognini (
Metello, 1970 e
Imputazione di omicidio per uno studente, 1972), con Pasquale Squitieri
(
I guappi, 1970 e
Il prefetto di ferro, 1977), con Gillo Pontecorvo (
Ogro, 1979). Ha in seguito
collaborato con Lina Wertmüller (
Ninfa Plebea, 1996) e con Fabrizio Lori (
Lo strano caso del Signor
Kappa, 2001). Tra le sue opere narrative, vanno segnalate
Le soldatesse (1956),
Mio figlio non sa
leggere (1981),
Per scrivere un film (1982),
Celluloide (1983) (Salerno 1920 - Roma 2008).